“Siete rimasti senza scuse e noi siamo rimasti senza più tempo.”
Una delle più celebri frasi dell’ambientalista Greta Thunberg ha sollecitato, in settimana, la mia vocazione ambientalista e, ancor di più, mi ha ricordato un anatema di mio marito: “Tra un po’ in questa casa saremo soffocati dai rifiuti!”.
E così, lottando contro il tempo, desiderosa di contribuire alla “Global strike for future” e, soprattutto, sopraffatta dall’immagine di me che galleggio tra carta, cartone e plastica come Paperon dei Paperoni nel suo deposito di centesimi, ho deciso di dare una sistemata ai rifiuti di casa. Non avendo molto tempo per mettermi alla ricerca di una soluzione su misura per il mio problema, ho cercato un’idea in Internet. Navigando tra i negozi virtuali presenti in rete, ho trovato numerosissime proposte per differenziare i materiali da smaltire senza un eccessivo spreco di tempo. Tra la moltitudine di soluzioni ho optato per un armadietto a 3 ante. C’era anche quello a 2, ma questo mi è sembrato più adatto alle esigenze della mia family a rischio soffocamento da rifiuti. Carino nell’aspetto, solido e in materiale resistente alla pioggia, ho scelto quello grigio.
Un click e la possibile maledizione predetta dal consorte è stata annientata. 48 h di tempo e la piscina di zio Paperone è sparita dai miei incubi. 15’, il tempo per assemblarlo, e la differenziata è diventata realtà. Un dubbio: mentre differenziavo è arrivata mia suocera e, nonostante mi sia applicata, proprio non ho trovato lo scomparto per lei!